Tecnica di rimozione Wipe Off

Durante il controllo con a volte non si riesce a valutare con sicurezza la natura della discontinuità che ha generato l’indicazione.

Questa tecnica è stata regolamentata dalla recente norma UNI EN ISO 3452-1:2013 che la prevede quale tecnica di rimozione del penetrante e come recita la norma “è utilizzata per agevolare l’indicazione della natura di una discontinuità che causa un’ indicazione”.

La tecnica del Wipe Off, consiste nell’asportare l’indicazione iniziale e riapplicare il rivelatore in modo da poter dimostrare l’esito di un’indicazione  spuria o per acquisire maggiori informazioni utili riguardo il difetto.

Non bisogna in nessun caso utilizzare questa tecnica di rimozione “per rimediare a irregolarità del processo di ispezione generale quali la rimozione inadeguata”.

La procedura descritta dalla norma è la seguente:

  1. Rimuovere i materiali penetranti nella zona nella quale è presente  l’indicazione. La rimozione viene eseguita con un piccolo tampone pulito. (con un solo passaggio)
  2.  Verificare la pulizia della superficie in condizioni di ispezioni per assicurare la completa rimozione dei materiali
  3. Applicare altro rivelatore umido non acquoso
  4. Ispezionare l’area immediatamente dopo l’applicazione del rivelatore
  5. Ispezionare l’area ad intervalli regolari e alla fine del tempo di rivelazione di 10 minuti

Ricordo infine che questa procedura non può essere utilizzata più di una volta.

Dal punto di vista pratico l’asportazione del materiale penetrante potrebbe essere fatta anche con un pennello inumidito con acetone o alcol. Non rispetta alla lettera la procedura prevista dalla norma, che non specifica che il tampone utilizzato deve essere inumidito con solvente, ma la rimozione con l’aiuto di un solvente a rapida evaporazione ha un doppio effetto positivo:

  1. la superficie viene ripulita in modo più efficace.
  2. l’azione del solvente facilita la fuoriuscita di altro penetrante presente nei difetti.

 

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