La ricerca di perdite d’acqua da tubazioni, rappresenta un’attività molto delicata e non sempre l’esito del risultato è sicuro.

Spesso legato al danneggiamento della condotta o del contenitore, si associa un danneggiamento diffuso dei beni o strutture ovvero un disservizio con elevato valore economico.

La ricerca tempestiva del guasto ha un valore in termini di danno evitato e di rapida riparazione.

Non tutte le ricerche sono uguali e non presuppongono lo stesso livello di difficoltà, infatti i materiali interessati dal danno assumono comportamenti differenti (legno, porcellana, cemento, pvc etc..) inducendo a volte a false informazioni e quindi ad interventi di tentata riparazione che aggravano l’onere di ripristino.

La scelta del tecnico deve essere condotta dall’utente con la consapevolezza di quando lo stesso si rivolge al “fruttivendolo o al panettiere”.

Queste sono attività comuni con cui ci confrontiamo tutti i giorni e ormai senza più dubbi decidiamo che per acquistare 1kg. Di buon pane preferiamo andare dal fornaio e non al supermercato che gli arriva tutti i giorni attraverso la grande produzione delocalizzata.

Quando vogliamo 2 hg. Di buona insalata spesso preferiamo andare dal fruttivendolo di cui nutriamo fiducia, anche se questo possa risultare meno economico, rispetto al grande distribuzione che ci fornisce “pari” prodotto nella sua confezione di polietilene che ha seguito il proceso di tracciabilità industriale.

Anche nell’ambito termografico ci scontriamo con simili problemi, tanto più che oggi più di ieri, si sono affacciate sul mercato strumentazioni a relativo basso costo e che l’utente comune poco può conoscere delle tecniche e delle nuove figure professionali.

Sembra che oggi destreggiarsi con un apparecchio di ripresa che presenti immagini più o meno colorate, sia alla portata di tutti e cosa immediata.

La realtà è che dietro ad una prestazione di qualità ci dovrebbe essere un operatore certificato conforme alla norma UNI EN 473: questo può essere di solo 1° livello quando il suo scopo è la corretta ripresa, mentre è richiesto almeno il 2° livello quando debba effettuare relazioni e commenti, dare indicazioni all’utente.

L’utente dovrebbe tutelarsi quindi, almeno cercando un professionista del settore e non uno speculatore; il riscontro è tanto più evidente quanto più complessa è la situazione.

Tornando alle perdite d’acqua, può capitare che si cerchino rilasci di fluido a temperatura maggiore rispetto quella delle strutture e che questa non dia segnali visivi della sua presenza, ovvero che i segnali siano talmente evidenti e vasti da risultare quasi impossibile trovare l’unico punto dal quale la stessa fuoriesce.

Grazie all’uso di apparecchiature con la dovuta sensibilità termica, eventualmente funzione di ripresa video, nonché la corretta formazione dell’operatore, l’utente può decidere con ragionevole certezza se preferisce demolire una regione più o meno ampia per effettuare l’opera di riparazione.

Ciò si traduce in conseguenti oneri edili di demolizione e ripristino, nonché per le attività commerciali oneri economici per il fermo del lavoro.

Un esempio di quanto detto è il seguente caso: la perdita di acqua da una tubazione dell’impianto di riscaldamento ha allagato le cantine sottostanti, ma al piano ove era inserita tale tubazione snon si vedeva segno alcuno di infiltrazione a causa della diversa permeabilità dei materiali.

In tale piano è presenta un’attività commerciale per cui risulta di particolare importanza il minor danneggiamento al fine di non impedirgli l’attività professionale.

Solo attraverso apparecchiature sufficientemente sensibili è possibile contenere il danno, permettere l’attività economica e risolvere i problemi.

Seppur l’immagine di sinistra denunciasse la presenza di acqua e l’interessamento delle tubazioni, il profilo termico evidenziato nell’immagine di destra, rilevava la provenienza di tale calore da una zona più a dx.

L’iniziale ipotesi, di demolire l’intera zona seguendo le tubazioni del riscaldamento, avrebbe condotto ad un grave aggravio economico senza risolvere il problema.

L’immagine sotto, con altre informazioni tecniche recepite sul posto, ha permesso di effettuare una demolizione mirata nelle prossimità dell’attrezzo ginnico, dove è stato possibile individurae il punto di fuoriusscita dell’acqua.

Questo è stato un “semplice” caso, dove l’utenza era preoccupata del danno e già era pronta a segnalare l’interruzione dell’attività per il periodo necessario alla riparazione.

In realtà l’ispezione termografica ha permesso di individuare con prontezza la zona di intervento, apportare le dovute riparazioni e soprattutto non interrompere l’attività lavorativa.

L’assicurazione ha poi ridotto gli oneri economici alla proprietà ed al contempo ha risparmiato sui costi di demolizione e rispristino molto contenuti.

Ing. Daniele  Di Tullio

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